
歌词
Credo in un Dio crudel
che m'ha creato simile a sè
e che nell'ira io nomo.
Dalla viltà d'un germe
o d'un atomo vile son nato.
Son scellerato perchè son uomo;
e sento il fango originario in me.
Sì! Questa è la mia fè!
Credo con fermo cuor,
siccome crede la vedovella al tempio,
che il mal ch'io penso
e che da me procede,
per il mio destino adempio.
Credo che il guisto
è un istrion beffardo,
e nel viso e nel cuor,
che tutto è in lui bugiardo:
lagrima, bacio, sguardo,
sacrificio ed onor.
E credo l'uom gioco
d'iniqua sorte
dal germe della culla
al verme dell'avel.
Vien dopo tanta irrision la Morte.
E poi? E poi?
La Morte è il Nulla.
È vecchia fola il Ciel!
Eccola!
Cassio... a te!
Quest’è il momento.
Ti scuoti... vien Desdemona.
S’è mosso; la saluta e s’avvicina.
Or qui si tragga Otello!...
Aiuta, aiuta Sàtana il mio cimento!
Già conversano insieme...
ed essa inclina, sorridendo, il bel viso.
Mi basta un lampo sol di quel sorriso
per trascinar Otello alla ruina.
Andiam...
Ma il caso in mio favor s’adopra.
Eccolo... al posto, all’opra!
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